Stampa

Ad un anno dalla Legge Fornero - Dati indagine operata dalla Fondazione Studi

COMUNICATO STAMPA

LEGGE FORNERO UN ANNO DOPO: CONFERMATE TUTTE LE CRITICITA’

Cancellazione dei requisiti che individuano le "vere" partite Iva introdotte dalla legge 92/2012; incremento a 8mila euro del limite economico annuo per il lavoro accessorio; abolizione dell'obbligo della causale per i contratti a termine sottoscritti fino al 31 dicembre 2016. Sono solo alcune delle proposte di modifica della normativa in vigore in materia di lavoro ideate dal Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro.

Proposte che partono dalla constatazione che la Legge n. 92/2012 di riforma del mercato del lavoro (la cosiddetta “Legge Fornero") non ha centrato gli obiettivi occupazionali che si prefiggeva: forse perché pensata per un modello di mercato del lavoro già in espansione, non è riuscita ad evitare, al contrario, un irrigidimento della flessibilità in entrata.

Queste criticità emergono anche da una recente indagine operata dalla Fondazione Studi del Consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro che ha interpellato i Consulenti su “cosa è successo dopo un anno dalla Riforma”,di cui si allegano i dati.

Solo il 7% degli intervistati ha comunicato che le aziende assistite  hanno trasformato in lavoro subordinato i rapporti di associazione in partecipazione in essere al 18 luglio 2012. E ben l’84% ha dato risposta negativa, mentre il 9% ha evidenziato come le aziende siano in attesa di una modifica normativa sulla materia.

Si è inoltre avuto un dato molto significativo sulla domanda inerente il contratto a tempo determinato senza causale. Il 90% degli intervistati ha dichiarato che questa tipologia di contratto non ha incentivato o ha incentivato in modo molto poco rilevante l’avvio di nuovi rapporti di lavoro. Le aziende per il futuro intendono puntare proprio sui contratti a termine (44%) e sui contratti di apprendistato (21%).

A seguito del preavviso di licenziamento economico con le nuove regole, le commissioni di conciliazione interpellate presso le DTL hanno raggiunto un accordo di risoluzione consensuale tra azienda e lavoratore nel 37% dei casi, mentre il licenziamento è stato comunque intimato al termine della procedura nel 57% .

Le modifiche intervenute sull’articolo 18, argomento di molte battaglie prima e durante la discussione della Legge Fornero, hanno portato preoccupazioni solo per il 16% dei lavoratori.

I riflessi della crisi sono evidenziati benissimo anche dalla risposte inviate dai Consulenti del Lavoro sulla crescita o decrescita dei contratti a termine dal 18 luglio 2012 ad oggi. Solo il 32% degli intervistati ha dato una risposta positiva. Ed il 50% ritiene che i contratti a termine sia cresciuti nell’ultimo periodo anche perché sono calati i contratti a progetto (-43%), le partite IVA (-27%) ed i lavori intermittenti (- 30%).

Per quanto riguarda l’apprendistato, per il 15% dei Consulenti del Lavoro i troppi vincoli sulla durata minima sono la causa principale del mancato decollo, mentre per il 19% sono i troppi vincoli sui limiti numerici.

Il 43% degli intervistati ha inoltre evidenziato che i vincoli apportati dalla Riforma Fornero sono considerati dai datori di lavoro la causa principale della cessazione di molti rapporti di lavoro, senza la previsione di assunzione del medesimo lavoratore con altre forme contrattuali.

Infine, il 79% degli intervistati ritiene che gli sgravi per la “piccola mobilità” negati per il 2013 abbiano avuto riflessi importanti sull’occupazione.

Ordine dei Consulenti del Lavoro
Consiglio Provinciale di
CALTANISSETTA

Via Cimabue sn
93100 CALTANISSETTA (CL)

Tel. 0934/552055
Fax 0934/542319
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
P.E.C.: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Cookies Policy

Joomla Templates by MightyJoomla